Quel giorno, il professor John Van de Lindt (capofila del progetto Usa) e Steve Pryor, dirigente di una multinazionale del settore edilizio, erano seduti in prima fila ad assistere al test della palazzina di legno italiana insieme con ricercatori e imprenditori di tutto il mondo: Stati Uniti, Canada, Colombia, India, Nuova Zelanda, Germania, Vietnam, Korea e Slovenia.
Dopo quel test, tutte le più importanti aziende del mondo si concentrarono sul concetto di abitazione in legno, ognuna delle quali testarono la validità della struttura realizzata simulando un sisma di grande magnitudo.
La Rubner Haus, leader in Europa per le costruzioni in legno, realizzò il suo prototipo simulando su tavola vibrante un sisma di M 8.0 presso i laboratori LNEC di Lisbona (National Laboratoty for Civil Engineering), in collaborazione con l'Università degli Studi di Trento.
I risultati anche in questa occasione segnarono una nuova pagina di storia per le costruzioni antisismiche, in quanto la struttura non riportò il minimo danno!
In alto a destra il Progetto Sofie, centrale a sinistra il progetto della Rubner Haus, in basso a destra test sismico su un edificio in cemento armato.